
Festa antichissima celebrata già con le dionisiache è arrivata fino ai giorni nostri…Carnevale deriva dal latino Carnem Levare: eliminare la carne…infatti i festeggiamenti aprivano le porte ai 40 giorni di “digiuno” e quindi di Quaresima! In Italia e nel mondo il Carnevale viene festeggiato non solo con maschere e travestimenti più o meno tradizionali ma anche sfoggiando delle prelibatezze culinarie che vengono preparate solo in questo periodo dell’anno! Tra tante specialità, tradizioni e leggende di cui vi andremo a parlare nei prossimi giorni, ce n’e’ una in Italia che vanta tanti e tanti nomi: a Roma le chiamiamo le “FRAPPE” ma ogni regione le ha battezzate secondo i propri usi e costumi. Cosa sono le Chiacchiere/Frappe?
È un dolce che ha origine nella Roma Antica ed in seguito si è diffuso in tutto il mondo in diverse varianti. Le chiacchiere possono essere anche napoletane e il loro nome deriva dalla regina Savoia che volle chiacchierare ma ad un certo punto, le venne fame e chiamò il cuoco Raffaele Esposito per farsi fare un dolce che lui chiamo le chiacchiere. Si possono preparare al Forno o Fritte…ricoperte di zucchero a Velo… la curiosità è che questo dolce è conosciuto con tantissimi nomi diversi, a seconda della regione italiana in cui viene prodotto, e così abbiamo:
- bugie (Genova, Torino, Asti, Imperia, Savona), italianizzazione del ligure böxie;
- cenci o crogetti (Prato Firenze Toscana );
- strufoli o melatelli (se con miele) zona Grosseto, Massa Marittima (Toscana);
- chiacchiere (Basilicata, Sicilia, Campania, Lazio, Alto Sangro nell’Abruzzo meridionale, Molise, Umbria, Puglia, Calabria, a Milano, La Spezia, Massa, Carrara, Sassari eParma);
- cioffe (Sulmona, centro Abruzzo);
- cróstoli o gròstoi o grustal (Ferrara, Imperia, Rovigo, Vicenza, Treviso, Trentino, Venezia Giulia);
- cróstui (Friuli);
- cunchiell’ o qunchiell (Molise);
- fiocchetti (Montefeltro e Rimini);
- frappe (Roma, Viterbo, Perugia e Ancona);
- galani (Venezia)
- gale o gali (Vercelli, Bassa Vercellese), Novarese e Barenghese;
- gasse (Basso Alessandrino);
- guanti (Alife, Caserta);
- gròstoi o grostoi (Trento);
- intrigoni (Reggio Emilia);
- lattughe o latǖghe (Mantova);
- maraviglias (Sardegna);
- merveilles[2] (Valle d’Aosta);
- rosoni o sfrappole (Modena, Bologna, Romagna);
- galarane (Bergamo)
- saltasù (Brescia);
- sfrappe (Marche);
- sfrappole (Bologna);
- sprelle (Piacenza);
- risòle (Cuneo e sud del Piemonte);
- e ancora stracci, lasagne, pampuglie, manzole, garrulitas.
Interessante vero? Presto anche Chef Nico Lucano DOC ci farà assaggiare la sua ricetta per le “FRAPPE” !